Le battaglie più eroiche della storia by Mattia Caprioli

Le battaglie più eroiche della storia by Mattia Caprioli

autore:Mattia Caprioli [Caprioli, Mattia]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788822770769
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2023-10-01T22:00:00+00:00


Il Grande Assedio

Malta (1565)

Alla metà del xvi secolo, l’impero ottomano è ormai al massimo della sua potenza, con un territorio di oltre due milioni di chilometri quadrati che va dall’Africa occidentale al Golfo Persico, dalle coste settentrionali del Mar Nero alla punta meridionale della penisola arabica. Nonostante alcune battute d’arresto e vittorie spesso molto dispendiose in termini di vite umane (come la conquista di Castelnuovo), a livello militare è considerato pressoché invincibile, sia per terra che per mare. Gli ottomani sembrano un avversario troppo potente per le potenze europee, spesso in lotta tra loro. Vista l’inimicizia comune con gli Asburgo, i francesi sono addirittura alleati degli ottomani (alleanza che avrà vita lunga), ed effettuano alcune conquiste ai danni dell’imperatore Carlo v proprio con il supporto navale e militare ottomano.

Gran parte della lotta tra il mondo cristiano allineato agli Asburgo e l’impero ottomano si gioca nelle acque del Mediterraneo. In questo teatro, dove la guerra si svolge soprattutto tra battaglie navali e assedi cruenti e sanguinosi, sono in particolare due le potenze in prima linea: la repubblica di Venezia e i cavalieri ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme.

Gli ospitalieri, noti anche come “la Religione”, sono considerati dagli ottomani tra i loro principali e più pericolosi avversari da molti decenni. Nel 1480 gli ottomani hanno infatti tentato di conquistarne l’isola di Rodi (allora sede dell’ordine e base perfetta per le operazioni di pirateria ai danni degli ottomani), ma sono riusciti a scalzarne gli ospitalieri solo dopo un secondo e sanguinoso assedio nel 1522, condotto personalmente dal sultano ventottenne Solimano il Magnifico, a seguito del quale gli ospitalieri si arrendono e attendono che il papa dia loro una nuova sede.

Dopo una sosta a Civitavecchia e alcuni anni di permanenza a Viterbo, nel 1530 papa Clemente vii, in accordo con Carlo v, trova ai cavalieri una nuova sede sull’isola di Malta. Qui si insediano come feudatari dell’imperatore, che all’epoca è anche re di Sicilia (l’isola ricade infatti sotto la corona siciliana), ma non è richiesto loro che il tributo formale e simbolico di un falco maltese all’anno al viceré di Sicilia. Da quel momento, gli ospitalieri saranno noti come “cavalieri di Malta”, nome con il quale sono riconosciuti ancora oggi (l’ordine è infatti ancora attivo). Oltre a Malta, i cavalieri di San Giovanni ricevono anche l’isoletta di Gozo, la seconda delle isole maltesi, e Tripoli, città sull’attuale costa libica conquistata dagli spagnoli nel 1510 e considerata cruciale per la lotta contro gli ottomani nel Mediterraneo.

Anche se Malta è molto più piccola di Rodi – tanto che per un periodo si pensa di spostare la sede dell’ordine a Tripoli, per sfruttare i terreni del suo ampio retroterra –, si rivela però ben presto una base perfetta per le incursioni contro le forze turche e della costa berbera. Ciò si rivela cruciale quando, a partire dagli anni ’40 del xvi secolo, i corsari barbareschi al soldo del sultano iniziano a infestare in modo massiccio le acque del Mediterraneo occidentale sotto il comando di Turghut Reis, oggi



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